ESPORRE LE NOSTRE MOTIVAZIONI E LE NOSTRE ASPETTATIVE
Una buona negoziazione comincia da noi, dal capire e dall’esprimere che cosa desideriamo e che cosa ci aspettiamo da quello che andremo a fare.
La negoziazione infatti non consiste solo nel dire che cosa vogliamo o non vogliamo fare ma anche nel chiarire quale sia il “mood” che ricerchiamo. Una sculacciata con entrambi i partner che giocano scherzando tra di loro è diversa da una punizione in stile vittoriano, un wax play fatto tra due persone “alla pari” è diverso da quando uno dei partner è un sottomesso che sta in ginocchio adorando i piedi dell’altro.
Le motivazioni possono essere molteplici e cambiare da una sessione a un’altra.
È dunque a mio avviso utile farsi alcune domande per avere chiare quali siano le emozioni che vogliamo provare nel gioco.
È il modo in cui voglio percepire me stesso durante la sessione: vulnerabile, bello, desiderabile, potente, apprezzato, libero, ecc.
È il “mood” della sessione, il “come” viene realizzata una pratica. Posso cercare divertimento, sesso, sofferenza, scambio di potere, rilassamento, senso di purificazione, esibizionismo, umiliazione, ecc. Anche se una pratica ci piace, non è detto che ci piaccia a prescindere da come venga realizzata. Due persone possono anche desiderare di fare la stessa cosa ma con finalità diverse, che, se non esplicitate, potrebbero rendere l’esperienza poco appagante per entrambi.
Se abbiamo un po’ di esperienza possiamo sapere quali siano le pratiche e i trigger che ci mettono nello stato d’animo che ricerchiamo, quali siano le parti più sensibili del nostro corpo, gli atteggiamenti che vorremmo mettere in pratica o che ci piacerebbe vedere nel partner, ecc.
Queste domande sono utili sia se le facciamo a noi stessi sia se le poniamo al nostro partner e contribuiscono a conoscersi meglio e a una sessione probabilmente più piacevole.
La negoziazione infatti serve non solo a uscire da una sessione indenni, ma anche soddisfatti.
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